Il “Parco Territoriale Attrezzato Sorgenti del Fiume Vera” è stato istituito con Legge Regionale n. 70/1983; successivamente, prima con la L.R. n. 15/2004 e poi con la L.R. n. 7/2012, la Regione Abruzzo ha trasformato Il Parco Territoriale Attrezzato in Riserva Naturale Regionale.
Attualmente la Riserva è gestita dal Comitato di Gestione nominato dal Comune dell’Aquila.
La Riserva delle “Sorgenti del Fiume Vera”, con i suoi 30 ettari di estensione, si caratterizza per un articolato mosaico ambientale, che trae la sua origine dalla notevole disponibilità di acqua, grazie alla presenza di alcune importanti sorgenti basali del massiccio del Gran Sasso, da cui origina poi il corso d’acqua che la attraversa e che ha determinato la coesistenza di formazioni vegetali di un certo valore e la conseguente presenza di una fauna vertebrata ed invertebrata che realizza nell’area una condizione di equilibrio dinamico, tipico degli ecosistemi in “buona salute”.
All’interno del Piano di Assetto Naturalistico della Riserva è prevista una suddivisione del territorio in tre Zone, con destinazione, funzione e ruolo diversi:
ZONA A: comprende praticamente tutta la fascia ripariale attorno al fiume, dalle sorgenti fino al Ponte Capo Vera; rappresenta il cuore della Riserva, sia dal punto di vista naturalistico sia da quello storico e di archeologia storica.
ZONA B: si estende attorno alla precedente zona “A” fino a comprendere buona parte degli orti che attualmente vengono coltivati dalla popolazione di Tempera ed anche gli orti oggi abbandonati.
ZONA C: è costituita dalla restante parte della Riserva.
Per permettere una migliore fruizione del territorio della Riserva, sono stati individuati tre percorsi che possano portare i visitatori a “scoprire” le particolarità del territorio e che presentano tra loro alcuni punti di contatto in modo da permettere anche uno scambio di percorso che, nel tempo di poche ore, porta a visitare l’intera Riserva.
All'interno della Riserva sono vietate, tra l’altro, le seguenti azioni (L.R. n. 7/2012):
a) alterazione delle caratteristiche naturali;
b) apertura di nuove strade;
c) costruzione di nuovi edifici;
d) apertura di nuove cave, miniere e discariche;
e) asportazione e danneggiamento delle formazioni minerali;
f) modificazione del regime delle acque e alterazione dell'ambiente geofisico e dell'acqua;
g) la caccia, la cattura, e il danneggiamento delle specie animali;
h) l'introduzione di specie non autoctone;
i) l'introduzione di armi, di esplosivi e di qualsiasi mezzo distruttivo o atto alla cattura di specie animali;
k) l'esercizio di sport con mezzi meccanici quali moto, fuoristrada;
l) l'accensione di fuochi e l'uso di fuochi pirotecnici non autorizzati;
m) il campeggio al di fuori delle aree destinate a tale scopo ed appositamente attrezzate;
n) l'installazione di cartelli pubblicitari;
o) la circolazione di mezzi a motore lungo le piste carrabili, eccetto che per lo svolgimento di attività produttive tradizionali consolidate.Sample Text
Sono presenti, per quanto riguarda la vegetazione, specialmente pioppi neri (Populus nigra) e salici di varie specie (soprattutto Salix alba), oltre a un lussureggiante sottobosco con equiseti (Equisetum arvense) e farfaracci (Petasites hybridus). Abbondano anche cespugli di biancospino e prugnolo.
Per quanto riguarda la vegetazione, sono osservabili soprattutto uccelli come la ballerina bianca (Motacilla alba), la ballerina gialla (Motacilla cinerea), il rampichino, il pigliamosche, il codirosso e il picchio verde. Ovviamente non mancano mammiferi come faine e volpi. Nelle chiare e limpide acque, habitat naturale soprattutto di trote fario, è stato scoperto un raro plecottero (Plecoptera) del genere Tacniopteryx.
Tempera nel passato ha tratto la sua ricchezza dalle acque del fiume Vera, che scorre proprio all'interno del paese, sviluppando attività economiche un tempo molto redditizie. Si possono ammirare ancora oggi tre mulini ad acqua (di cui uno ancora funzionante), una rameria e i ruderi di una cartiera dove veniva prodotta anche filigrana di ottima qualità (quest'ultima situata proprio nei pressi delle Sorgenti del Vera). Era presente anche un pastificio.
Sono presenti, per quanto riguarda la vegetazione, specialmente pioppi neri (Populus nigra) e salici di varie specie (soprattutto Salix alba), oltre a un lussureggiante sottobosco con equiseti (Equisetum arvense) e farfaracci (Petasites hybridus). Abbondano anche cespugli di biancospino e prugnolo.
Per quanto riguarda la vegetazione, sono osservabili soprattutto uccelli come la ballerina bianca (Motacilla alba), la ballerina gialla (Motacilla cinerea), il rampichino, il pigliamosche, il codirosso e il picchio verde. Ovviamente non mancano mammiferi come faine e volpi. Nelle chiare e limpide acque, habitat naturale soprattutto di trote fario, è stato scoperto un raro plecottero (Plecoptera) del genere Tacniopteryx.
Tempera nel passato ha tratto la sua ricchezza dalle acque del fiume Vera, che scorre proprio all'interno del paese, sviluppando attività economiche un tempo molto redditizie. Si possono ammirare ancora oggi tre mulini ad acqua (di cui uno ancora funzionante), una rameria e i ruderi di una cartiera dove veniva prodotta anche filigrana di ottima qualità (quest'ultima situata proprio nei pressi delle Sorgenti del Vera). Era presente anche un pastificio.
Il progetto, che consiste nella realizzazione di un percorso multisensoriale appositamente adeguato lungo una porzione del Sentiero Campagna, intende avvicinare i visitatori non vedenti o ipovedenti alla ricchezza del mondo vegetale e, allo stesso tempo, stimolare forme di conoscenza non solo visiva in ogni tipo di visitatore attraverso tatto, olfatto ed udito.
Al fine di garantire l’accessibilità ai diversamente abili, il sentiero è dotato di passamano in corda, che lo percorre m sul lato sinistro e che accompagna il visitatore alla prima stazione di sosta, nella quale si potrà avere la percezione delle principali componenti dell'importante Riserva e dove saranno anche presenti le tabelle con scrittura Braille.
All'inizio del Sentiero Campagna è presente una ricostruzione paesaggistica in 3D del territorio della Riserva e nella prima area di sosta sono presenti pannelli tridimensionali comprendenti elementi naturalistici (flora, fauna, emergenze geologiche, ecc.) dell'area protetta.
Per ogni tabella descrittiva, inoltre, è presente una tabella in Braille.